Patrouille del Glaciers, la sfida dei campioni di SkiAlp… da amatori

 

ghiacciai-attraversati-dalla-patrouilles-003Il termine amatori ha un significato ingiustamente negativo. Dice invero di persone appassionate, anche se non campioni da gare olimpiche. Persone cioè che lo sport amano praticarlo, più che guardarlo da uno schermo televisivo. Da qui la sfida lanciata a una delle regine delle gare di skialp, tra le più importanti del circuito, la Patrouille des Glaciers,  da parte della squadra italiana Skimo Adventure Asd”, nella categoria  “popoulaires” ossia, appunto, amatori in italiano, formata dall’altoatesino parmigiano d’adozione Alex Keim, segretario dell’International Skyrunning Federation, dal quasi sessantenne avvocato della Fisky, Flavio Saltarelli, dal trailrunner Gianmaria Strinati e dal Commissario tecnico della nazionale italiana di skyrunning Roberto Mattioli. Questo blog ve la racconterà in presa diretta, nella marcia di avvicinamento e nei giorni della gara che si svolgerà in Svizzera, sulle Alpi pennine, dal 25 aprile al primo maggio.

Lo scialpinismo agonistico, diversamente da quello amatoriale in grande crescita, non vive un buon periodo. I numeri dei partecipanti alle competizioni nazionali sono in forte calo da diversi anni e sono ormai al minimo storico. Le ragioni sono diverse, tra le quali spicca l’estrema specializzazione che ha alzato il livello così tanto da scoraggiare gli appassionati che desiderano approcciare tale forma di skitouring fast & ligth. La mancanza di categorie in quasi tutte le competizioni disincentiva ulteriormente in quanto spesso il neofita si schiera gomito a gomito con il campione del mondo. E ciò, nonostante vi sia un assai vasto bacino di potenziali nuovi concorrenti tra i tanti runner e trailrunner che nel periodo invernale sarebbero ben lieti di non appendere il pettorale al chiodo, ma di dedicarsi ad un’attività agonistica, lo skialp race, che ha molti tratti in comune con lo skyrunning, a partire dall’ambiente di alta montagna in cui si svolge.

Si sente cioè la mancanza di competizioni che abbiamo categorie per amatori con percorsi e barriere cronometriche (i cosiddetti “cancelli”) più accessibili per chi è un semplice appassionato rispetto a chi è agonista affermato, come invece avviene in diversi paesi d’Oltralpe, a partire dalla Svizzera, dove dal 1943 si svolge la celeberrima Patrouilles des Glaciers, quella che molti hanno definito la “Parigi – Dakar” dello scialpinismo, che porta i concorrenti (divisi in squadre militari, squadre professionistiche e “popoulaires”, cioè amatori) a percorrere in una giornata quasi tutto l’itinerario della più nota traversata scialpinistica del mondo, la Haute Route, da Zermatt a Verbier. Ebbene in questa gara, nonostante l’alta spettacolarità del percorso di alta montagna, esiste una categoria per semplici appassionati, i quali possono partecipare affrontando una parte dell’itinerario utilizzando anche attrezzatura da scialpinismo da gita.percorso-patrouilles-des-glaciers-004

Introdurre la categoria “amatori” nelle maggiori competizioni di scialpinismo nazionali è visto di buon occhio anche dalla Federazione Italiana Skyrunning – Fisky (la federazione dei cosiddetti “corridori del cielo” il cui presidente, Fabio Meraldi, è stato un campionissimo ineguagliato anche dello skialp) in quanto permetterebbe ai propri atleti durante il periodo invernale di mantenere alto il livello di allenamento attraverso competizioni che tanto hanno in comune con la corsa tra le vette. Una maggiore apertura agli amatori è auspicata anche dalle aziende del settore che vedrebbero aprirsi nuovi mercati per i propri performanti prodotti oggi utilizzati solo da pochi agonisti. Il tutto su percorsi che, essendo affrontati in gara, sarebbero bonificati dai maggiori rischi dello scialpinismo invernale poiché soggetti a puntuale verifica da parte dei professionisti della montagna. E su questo concorda anche Marino Giacometti, nel 1993 “inventore dello skyrunning” ed attualmente presidente della International Skyrunning Federation il quale ritiene che categorie promozionali potrebbero di certo favorire l’approdo allo skialp agonistico di tanti appassionati di corsa in alta quota.

L’istituzione della categoria amatoriale sarebbe poi assai apprezzata in considerazione che – anche causa l’approdo olimpico dello scialpinismo che vedrà il suo debutto alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 – da una parte aumenterà ancora la specializzazione degli agonisti, ma dall’altra avvicinerà allo skialp nuovi potenziali appassionati desiderosi di misurarsi con il cronometro, seppure in competizioni alla loro portata.alex-flavio-e-gianmaria-003

Orbene, al fine di spezzare una lancia per promuovere le categorie amatoriali nelle gare di scialpinismo nazionali, la squadra italiana Skimo Adventure Asd”, di cui questo blog è media partner, parteciperà alla Patrouilles des Glaciers nella categoria “popoulaires”; squadra formata dall’altoatesino – parmigiano d’adozione – Alex Keim, segretario dell’International Skyrunning Federation, dal quasi sessantenne avvocato della Fisky, Flavio Saltarelli, dal trailrunner Gianmaria Strinati e dal Commissario tecnico della nazionale italiana di skyrunning Roberto Mattioli. Un’iniziativa che questo blog si sente di condividere poiché volta a promuovere una forma di scialpinismo inteso come attività agonistica in cui l’atleta si misura più con se stesso, che con gli avversari; in cui la gara diventa la “scusa” per affrontare un viaggio alla ricerca della propria anima, più che alla ricerca del dato meramente cronometrico.

La partenza è fissata per le ore 3,30 del 30 aprile, da Arolla (Vallese CH) a Verbier. Il percorso misura oltre trenta chilometri con circa 4900 metri di dislivello complessivo (tra positivo e negativo), con passaggi ad oltre 3000 metri di quota tra i ghiacciai in confine tra Svizzera e Val d’Aosta.flavio-in-allenamento-003

I componenti della squadra, con abbigliamento tecnico Crazy Idea, si stanno allenando dall’inizio dell’inverno seguendo un programma atletico personalizzato del noto preparatore bergamasco Andrea Begnis, combattendo con le difficoltà connesse non solo al risiedere in città ed ai rispettivi impegni professionali, ma altresì con quelle relative alla penuria di neve che caratterizza la corrente stagione, consapevoli che – quando si lotta contro se stessi – non si parte mai sfavoriti. Ma si vince sempre.