C’è un Everest con cui confrontarsi in ognuno di noi. E per salirlo bisogna lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Omar Oprandi, Gianluca Gambirasio, Gianmaria Strinati e Flavio Saltarelli ci proveranno domenica 26 e lunedì 27 marzo sulle piste di Lizzola (BG), dove domenica appunto partiranno alle 14 con sci e pelli di foca per cercare di raggiungere individualmente, in 24 ore no stop, il dislivello positivo (8.848 metri) che misura il monte più alto del mondo partendo da mare; salendo e scendendo le piste della stazione sciistica dell’alta Valseriana senza soluzione di continuità.
L’evento, organizzato a Lizzola (località notoriamente skialp friendly https://www.nuovalizzola.it/it/ ) per dimostrare che anche nei comprensori sciistici è possibile una pacifica convivenza tra scialpinisti e sciatori da discesa nel quadriennio che vedrà il debutto dello scialpinismo alle Olimpiadi proprio con competizioni a margine e sulle piste, vedrà impegnati quattro atleti non più in verde età: Gianluca Gambirasio, Omar Oprandi, Flavio Saltarelli e Giamaria Strinati.
Omar Oprandi, guida alpina, vincitore di numerosissime competizioni tra cui un Trofeo Mezzalama, tenterà, primo al mondo, l’impresa con doppia protesi alle anche, Flavio Saltarelli, avvocato cassazionista consulente FISI per lo skialp, avendo appena compiuto sessant’anni, sarà uno dei più vecchi della storia dell’everesting a provarci.
Il percorso si svolgerà dal Rifugio Campel al Rifugio Mirtillo sito a quota 2000; un itinerario di circa 650 metri di dislivello positivo, da ripetersi, dunque, almeno 13 volte.
Gli allenamenti in preparazione sono stati assai condizionati dalla penuria di neve che ha caratterizzato la stagione e si sono svolti essenzialmente sulle Alpi Centrali. Flavio Saltarelli è poi stato assai penalizzato dal Covid che lo fa fermato a febbraio e da pressanti impegni di lavoro, tanto che il medesimo avvocato ritiene di avere al momento uno stato di forma realmente adeguato ad un half everesting, ad un mezzo everesting, cioè. Ma ci proverà ugualmente, consapevole che nello sport, come nella vita, chi non ci prova, ha già perso in partenza.
Allo scopo di agevolare il tentativo Oprandi, Gambirasio e Saltarelli useranno materiali tecnici made in Italy innovativi: sci dal peso di poco superiore ai 600grammi prodotti in carbonio da Merelli Compositi in Valseriana ed in legno alveolare da Skitrab a Bormio; attacchi realizzati con materiali aerospaziali da Kreuzspitze (TN) e da ATK (Fiorano modenese) dal peso inferiore ai 200 grammi. Ogni asta, pertanto, on peserà più di 800 grammi. Gianmaria Strinati, invece utilizzerà attrezzatura scialpinistica da tour, dunque molto più pesante, così alzando ulteriormente l’asticella del proprio obiettivo.
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