La pensione secondo Roberto Peia: vado in bici in Sierra Leone

Sono Roberto Peia, giornalista, scrittore e attualmente socio fondatore di Upcycle, il primo bike cafè d’Itali  http://www.upcyclecafe.it/  dove sono passati oltre a grandi campioni come Moser, Basso, Bettini, Cipollini, Cassani anche i più noti cicloviaggiatori italiani e non: da Claude Marthaler a Dino Lanzaretti, da  Mike Hall a Filippo Graglia, da Omar De Felice a Ausilia Vistarini, da Willy Mulonia a Rita Sozzi per citare solo i più conosciuti.
Sono stato il fondatore di UBM – Urban Bike Messengers, la prima compagnia di corrieri in bici. Da sempre appassionato di bici ho alle spalle molte edizioni della Maratona delle Dolomiti, dell’Eroica, di tante gran fondo e alley cat , vacanze in bici per l’Italia e l’Europa. Da pochi mesi sono in pensione e, a 67 anni suonati, vorrei intraprendere un viaggio, in bicicletta e in autosufficienza, a cui sto pensando da tempo: partire da Milano e arrivare fino in Sierra Leone .Pedalerò per tutta la costa mediterranea della Francia e della Spagna .
Poi mi imbarcherò per il Marocco e continuerò sulla costa atlantica per giungere finalmente a Freetown, dove c’è il primo degli ospedali di MEDICI CON L’AFRICA: da qui lascerò la costa e partirò per l’interno del paese e farò un anello di circa altri 1000 km per visitare, e raccontare, altri 5 ospedali del CUAMM per poi tornare a Freetown.

Il mio viaggio, oltre a motivazioni di carattere personale, ne ha anche qualcuna di carattere umanitario e perciò mi piacerebbe che il mio pedalare fosse utile non solo a me, ma anche ad altri: per questo vorrei dare visibilità (e far arrivare anche qualche donazione) a tre associazioni:

– la prima è CUAMM – Medici con l’Africa
https://www.mediciconlafrica.org/
che dal 1950 opera in Africa dove ha creato ospedali, centri salute e dispensari, formato medici, infermieri, tecnici e inviato più di 2000 medici e operatori (tra cui anche mio figlio, pediatra, che ho raggiunto in Tanzania anni fa e che mi ha dato modo di constatare la serietà con cui lavora questa associazione).

– la seconda è Senegol
http://www.senegol.org/
nata a Milano (anche su iniziativa dell’amico Tommaso Goisis, ospite di Upcycle a raccontare del suo viaggio in bici in solitaria in Cambogia e che pedalerà con me da Casablanca a Dakar) che si adopera per migliorare le condizioni di vita dell’infanzia in Italia e in Senegal riconoscendo allo sport un ruolo importante per il benessere psicofisico di bambini e adolescenti

– la terza è World Bicycle Relief
https://worldbicyclerelief.org/
la ONG che dona biciclette, in molti paesi africani, a infermiere, maestre e a chi ne ha bisogno e di cui ho contribuito a fondare il chapter italiano
https://www.facebook.com/Supporter-di-World-Bicycle-Relief-2221574964831461
A questa associazione siamo già riusciti a far pervenire un po’ di fondi prima promuovendo insieme ai negozianti di bici milanesi  la campagna “Un Euro a Ruota”, poi con un’asta benefica di biciclette e cargo-bike, il cui banditore è stato l’amico Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo (che so di poter di coinvolgere in qualche modo come supporter del mio progetto).

E’ mia intenzione raccontare e documentare il tutto: abbiamo iniziato a creare un sito ad hoc, dove sarebbe anche più facile mettere i link diretti alle pagine di donazione e degli sponsor.
Ovviamente poi racconterò del mio viaggio sui vari social, ma penso che anche la vecchia cara carta potrebbe essere, al ritorno, un’ulteriore possibilità… in fondo tre libri sulla bici li ho già scritti :
https://www.ediciclo.it/libri/dettaglio/tutta-mia-la-citta/
https://www.ediciclo.it/libri/dettaglio/dalla-padella-alla-bici/
http://www.tralerighe.biz/editoria/il-nostro-catalogo/a-rincorrere-il-vento-2/

Data partenza : 17 settembre 2022, per la prima tappa con una piccola carovana di ciclisti fino alla Cooperativa Valli Unite, a Costa Vescovato (vicinissimo a Castellania, il paese di Fausto Coppi) dove c’è un campeggio tutto per noi!