Da Alagna alla vetta del Monte Rosa no stop

Il 23 giugno per gli amanti dello skyrunning sarà ritorno al futuro. Dello skyrunning vero, quello dei corridori del cielo. Quello delle origini. Quello che ti porta a correre nell’aria sottile: da Alagna alla vetta del Monte Rosa; da Alagna a Capanna Margherita. Da quota 1192 a quota 4554 in diciassette km e mezzo di salita ai confini delle possibilità umane ed altrettanti di discesa. Trentacinque chilometri in tutto, da compiersi in un tempo massimo di 9 ore superando un dislivello complessivo di 7000 metri, dapprima su sentiero, poi su morena e – da quota 3200 a quota 4554 – su ghiacciaio, in simbiosi con il proprio compagno.

Questa in estrema sintesi sarà AMA Skymarathon, la gara più alta d’Europa – forse la più dura al mondo – che torna dopo 25 anni d’attesa per consentire ad un gruppo di selezionati atleti con eccellente esperienza di montagna di misurarsi in coppia sui ghiacciai del Monte Rosa.

Il 4 luglio del 1993 vinse il campionissimo Fabio Meraldi, the legend, che fece ritorno ad Alagna con lo stratosferico tempo di 4h24’27’’. Meraldi corse con le scarpe da ginnastica, le uniche che allora esistevano, con i pantaloni corti in lycra e la maglietta di cotone sponsorizzata dalla Fila. Oggi si useranno scarpe da trail in goretex e ramponcini da applicarsi sotto la suola nella fase su ghiacciaio.

Il tracciato di gara ricalca quello originale del 1993: start ad Alagna alle 6 del mattino, quindi salita a Punta Indren (2.396 slm) su erto sentiero passando alla Bocchetta delle Pisse (2396 slm), per poi proseguire verso il Rifugio Gnifetti (3.647 slm) da cui, in cordata, ramponcini ai piedi, gli skyrunner avanzeranno fino al Colle del Lys (4250 slm) per arrivare a Capanna Margherita (4.554 slm) posta su una delle cime principali del Monte Rosa. Dal rifugio più alto d’Europa, poi, giù a tutta fino ad Alagna correndo su ponti di neve, crepacci, pietraie, prati e sentieri.

“Tutte le salite del Mondo” sarà media partner dell’evento; non poteva, dunque, limitarsi a vivere dal di fuori una competizione del genere. E così l’amico, già collaboratore del blog, Flavio Saltarelli la racconterà – avvocato piacentino della Federazione Italiana dello Skyrunnig, la Fisky – e parteciperà come apripista nella fase di salita assieme alla guida alpina Omar Oprandi; quell’Omar Oprandi che dal 1990 al 2003 ha vinto tutto ciò che si poteva vincere nello scialpinismo (oltre 100 podi) compreso il Trofeo Mezzalama divenendo uno dei campioni più apprezzati dello skyrunning, terminando tra i primi, 25 anni fa, la Alagna-Monte Rosa.