Avrei tanto voluto essere alla partenza di questa gara per il lungo sul Grans Sasso. Un problema fisico mi ha bloccato nella preparazione, spero di poterci provare nelle prossime edizioni. Ma sabato sarò comunque alla partenza per accompagnare alla finish line gli amici “orsi” della mia squadra di Triathlon, i mitici Inuit abruzzesi. Tra poche ore dunque inizierà la nuova avventura targata Flipper Triathlon, l’edizione inaugurale di eagleXman!
Si tratta di un triathlon estremo che oltre alla distanza “full”, con 3.800 metri di nuoto, 177 chilometri di bici e 40 chilometri di corsa, propone anche il 113, triathlon half con le distanze ridotte a metà. Per quanto riguarda la gara “full”, il via sarà dato alle 5.30 dal Lago Campotosto, a 1.200 metri di altitudine; gli atleti dopo essere usciti dall’acqua saliranno sulle loro bici e pedaleranno immersi nei magnifici scenari del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Quindi, arriveranno alla seconda zona cambio posizionata a Fonte Cerreto, dopo aver superato 4.344 metri di dislivello, e da lì inizieranno la maratona.
Gli ultimi 6 chilometri a piedi saranno quelli più impegnativi ed evocativi: partendo sempre da Fonte Cerreto, si tratterà infatti di affrontare una vera e propria scalata, scortati obbligatoriamente dal proprio supporter, per arrivare, dopo aver superato in totale di corsa altri 1.962 metri di dislivello, a conquistare il cielo… La finish line, Campo Imperatore, 2.128 metri! “Only who dares may fly”, il motto dell’evento, solo chi osa riesce a volare. Buona gara a tutti.
Gli atleti durante le frazioni bike e run indosseranno un GPS che permetterà a chiunque di poterli seguire durante le fasi di gara, semplicemente collegandosi nella pagina “live tracking” raggiungibile dal sito ufficiale dell’evento. Alle due prove, full e 113, parteciperanno in tutto più di 100 atleti provenienti da tutta Italia e anche da oltre confine. Tutti gli iscritti sono stati invitati a partecipare allo studio “Extreme triathlon performance: aspetti emozionali e prestazione” condotto dal corso di Laurea in Scienze Motorie e dalla Cattedra di Psicologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.