34.561 metri Everesting Skialp Team. Salire le quattro più alte cime della terra (sulle piste di Lizzola, Bergamo)

EverestingEveresting 34.561m – Skialp Team”, il nome di una sfida lanciata da quattro scialpinisti per la fine del mese di marzo: si tratta di coprire in contemporanea il dislivello di quattro ipotetiche individuali salite e discese delle quattro montagne più alte del pianeta (Everest 8848 m., K2 8611 m., Kangchenjunga 8586 m., Lhotse 8516 m.) dal mare, in 24 ore, salendo e scendendo senza uso di impianti e senza soluzione di continuità su una pista da sci; un dislivello, appunto, che complessivamente ammonta a 34.561 metri.

Omar Oprandi, guida alpina, vincitore di oltre duecento competizioni di skialp tra cui un Trofeo Mezzalama; Flavio saltarelli, avvocato cassazionista, consulente della Fisi per lo scialpinismo, responsabile dei regolamenti gara della Federazione Italiana Skyrunning ed autore del volume “Una montagna di responsabilità – Le leggi che regolamentano l’attività outdoor”; Gianluca gambirasio, formatore aziendale e team builder di Olympos Group srl, autore del libro “La Montagna: una scuola di management” con l’alpinista Agostino Da Polenza e lo skyrunner piacentino Gianmaria strinati, si misureranno in questa avventura di ultraskialp.

Omar Oprandi sarà il primo atleta con doppia protesi alle anche a tentare una prova di everesting con gli sci; Flavio Saltarelli (classe 1963) uno dei più vecchi (anche se il suo obiettivo dichiara essere, in seconda battuta, il dislivello del Monte Bianco dal mare: 4.800 metri; sostanzialmente quello che viene definito un half everesting).

L’evento mira anche a promuovere – in considerazione del fatto che le prossime Olimpiadi vedranno il debutto a Bormio dello scialpinismo a cinque cerchi con percorsi prevalentemente su pista in Italia (dove lo skialp su pista è sostanzialmente vietato) – una modifica normativa che possa aprire i comprensori bianchi allo scialpinismo, attraverso la realizzazione di corridoi all’uopo dedicati a bordo pista. Proprio per tale ragione, il tentativo si svolgerà a Lizzola, località “skialper’s friendly”, in quanto sempre disponibile a condividere la propria area sciabile con gli scialpinisti.

Al fine di favorire la realizzazione dell’impresa i quattro atleti utilizzeranno materiali tecnici innovativi completamente realizzati in Italia tra cui leggerissimi sci dal peso di poco superiore ai 600 grammi prodotti in carbonio da Merelli Compositi in Valseriana (BG) ed in legno alveolare da Skitrab a Bormio, attacchi realizzati con materiali aerospaziali da Kreuzspitze (TN) e da ATK (Fiorano modenese) dal peso inferiore a 200 grammi e bastoni New Curve dalla particolare curvatura per agevolare la progressione in salita. La scelta degli attrezzi, oltre che per la loro riconosciuta eccellenza tecnica, viene motivata anche dalla volontà di utilizzare prodotti completamente made Italy in vista proprio delle prime Olimpiadi che si svolgeranno a Milano-Cortina.

Il nostro blog seguirà il tentativo. Mi affiancherò, infatti, ai quattro per accompagnarli con sci e pelli durante la prova per qualche risalita.

 

Che cosa è l’Everesting?

Una gara con se stessi per accumulare il dislivello positivo di 8848 metri, quello che si misura dal mare alla cima dell’Everest. La si può tentare in bicicletta, a piedi, con gli sci da scialpinismo o con gli skiroll.

Ad inventare l’eversting è stato George Mallory, il nipote dell’omonimo alpinista britannico morto proprio sull’Everest l’8 giugno del 1924 durante lo storico tentativo di ascesa in relazione al quale si ipotizza anche l prima salita. Si ipotizza, in quanto i due alpinisti protagonisti, Mallory ed Irvine, mai tornarono al campo base. I loro corpi furono recentemente ritrovati a poche centinaia di metri di dislivello dal tetto del mondo, senza indizi per comprendere se abbiano o meno raggiunto la cima. Il nipote di George Mallory, per ricordare il nonno di cui porta anche il nome, decise di pedalare 10 volte in cima al Mount Donna Bouang, in Australia, raggiungendo così i mitici 8.848 metri di salita.

L’impresa del nipote, è divenuta così nota da creare un’organizzazione volta ad incentivare le ripetizioni. In Italia il sito di riferimento è https://www.everestingitaly.it/

Le regole sono basiche:

  • raggiungere e registrare 8.848 metri di dislivello positivo su supporto informatico riconosciuto, seguendo un unico percorso sia salendo che scendendo in autonomia;
  • non dormire, limitando le pause;
  • raggiungere la “vetta” o comunque l’obiettivo prefissato ogni volta (qualunque esso sia, una montagna oppure il cavalcavia dietro casa).

Nel tentativo di everesting di Oprandi, Saltarelli, Gambirasio e Strinati si è ulteriormente alzato l’asticella ponendosi come limite massimo le 24 ore.