Skyline Around the Matterhorn

Il concetto di bellezza è notoriamente relativo ma c’è un primo posto in classifica che da una parte all’altra del pianeta sembra mettere tutti d’accordo: la montagna più bella del mondo è il Cervino. La piramide perfetta tra Italia e Svizzera considerata il simbolo stesso della montagna, la rappresentazione plastica dell’idea che la parola “montagna” crea nella mente delle persone. Se si chiede a un bambino di disegnare un monte, disegna il Cervino anche se non l’ha mai visto: una maestosa, immensa roccia che si staglia nel cielo con la sua vetta appuntita come un corno.

 

Ed è proprio il Cervino, con la sua potenza estetica e simbolica, che ha ispirato l’idea di un progetto che vede protagonista un team di quattro persone, tre piacentini e un bergamasco, intenzionati a lasciare un piccolo segno nel mondo dello scialpinismo. Si chiama Skyline Around the Matterhorn ed è un progetto sportivo e documentaristico che vuole segnare una sorta di punto fermo, d’arrivo e di partenza, nel panorama degli itinerari alpini in una delle aree montane più affascinanti d’Europa e del mondo, la stessa area che alla fine del 1700 ha visto nascere il concetto stesso di alpinismo.

 

Si tratta della “circumnavigazione” del Cervino, delle sue quattro facce tra Italia e Svizzera, unendo itinerari classici e noti ad altri meno noti e nuovi in un percorso ad anello da Cervinia a Cervinia che vedrà i quattro scialpinisti percorrere con le pelli di foca un tracciato di una settantina di chilometri per circa 12mila metri di dislivello complessivo nell’arco di tre giorni. La partenza è prevista per la prima settimana di aprile 2024.

Settanta chilometri, dunque, tutti sci ai piedi, attraversando gli immensi ghiacciai in quota che circondano la Gran Becca, percorrendo spettacolari creste, valicando sette colli e salendo – se tutto andrà per il verso giusto – otto delle varie cime che fanno da corona al Cervino.

Un itinerario inedito nel suo insieme e che potrebbe diventare una sorta di mini haute route classica in grado di portare gli scialpinisti a muoversi in un ambiente incontaminato tra i più affascinanti dell’arco alpino, e non solo, con l’impagabile valore aggiunto di poter ammirare il Matterhorn (così è chiamato il Cervino in tedesco) nei suoi lati meno noti, come la poco conosciuta parete ovest e il Naso di Zmutt.

 

Un progetto sportivo, si diceva, perché lo sviluppo chilometrico, le quote e il dislivello richiedono un po’ di esperienza e velocità, ma con un obiettivo ben definito che va oltre la prestazione e l’avventura in sé: e l’obiettivo è quello documentaristico. L’idea, infatti, è quella di realizzare un ampio servizio fotografico e un mini-film che, tramite il racconto dell’avventura dei protagonisti, consenta di accendere i riflettori non solo sulla montagna più bella del mondo (che di riflettori non ha certo bisogno) ma con uno sguardo allargato sulla maestosità selvaggia dell’ambiente che la circonda, con le sue cime, i suoi ghiacciai, i suoi colli e le sue creste.

A tentare questa “piccola” impresa di ultra-skialp, dunque, sarà un gruppo di quattro scialpinisti tra cui il bergamasco Omar Oprandi, guida alpina, allenatore FISI, ex campione con oltre duecento competizioni scialpinistiche vinte tra le quali il leggendario Trofeo Mezzalama. E’ sua la “firma” sul percorso, studiato e preparato nelle scorse settimane in ogni singolo dettaglio, confrontandosi in frequenti riunioni serali con il resto del gruppo.

 

Resto del gruppo tutto piacentino, come si accennava. Ne fanno parte Flavio Saltarelli, “padre” dell’idea che sta alla base della Skyline Around the Matterhorn; è scialpinista esperto con innumerevoli competizioni alle sue spalle, è consulente della Nazionale italiana di skialp e, nelle sue vesti miste di avvocato cassazionista e atleta, è anche responsabile dei regolamenti gara della Federazione Italiana Skyrunning.

 

La realizzazione del racconto per immagini, invece, è affidata al reporter piacentino Andrea Pasquali. Giornalista professionista con una lunga esperienza come reporter foto e video in giro per il mondo, è da sempre appassionato di montagna e ha alle spalle anni di scialpinismo con numerosi itinerari tra le Alpi ed Appennino.

 

Il quarto membro del gruppo è il piacentino Gianmaria Strinati, skyrunner con svariate competizioni al suo attivo, climber di lunga esperienza e forte scialpinista che l’anno scorso, con Oprandi e Saltarelli, aveva fatto parlare di sé per aver “portato a casa” gli 8.849 metri di dislivello positivo in 24 ore consecutive nell’ambito dell’edizione bergamasca dell’Everesting che si è svolta a Lizzola di Valbondione (BG).

 

Il progetto vanta la collaborazione con questo blog del Sole 24 Ore che seguirà anche la preparazione dell’impresa.

«Quando creo un percorso “ad anello” – commenta la guida alpina Omar Oprandi – significa trasmettere un’esperienza magica. La sensazione di compiere un’avventura attorno a una montagna significa fare un vero e proprio viaggio che solo nei percorsi ad anello, dove ogni passo è fatto verso l’ignoto, può regalare emozioni nuove. E’ il fascino dell’eterno inizio, della scoperta continua. E solo alla fine, quando si torna al punto di partenza, si assapora la gioia di aver chiuso un cerchio. Come il cerchio della vita».

 

Le cime della corona del Cervino che verranno salite:

01 Mont Rous 3240 m
02 La Vierge 3232 m
03 Punta di Tsa de Tsan 3292 m
04 Pointe de la Grande Arête 3355 m
05 Tete du Valpelline 3802 m
06 Tête Blanche 3710 m
07 Furgghorn 3451 m
08 Theodulhorn 3472 m

 

I colli:

 

01 Col di Vofrede 3121 m
02 Colle di Bella Tza, a 3050 m
03 Colle Collon 3074 m
04 Col du Mont Brulè 3230 m
05 Colle de Valpelline 3557 m
06 Col de la Tête Blanche 3589 m
07 Col Furggsattel Gletscherbahn Chairlift
08 Colle del Teodulo 3295 m

 

I ghiacciai:

 

01 Haut Glacier d’Arolla

02 Ghiacciaio di Tsa de Tsan

03 Stockjgletscher

04 Tiefmattengletscher

05 Schonbielgletscher

06 Zmuttgletscher

07 Furgggletscher

08 Theodulgletscher