La Grande Corsa Bianca. E le Alpi si trasformano in Alaska

Da 12 anni tra Lombardia e Trentino tra i Parchi nazionali di Stelvio e Adamello è possibile vivere un’avventura che ricorda ed è ispirata alle traversate nordiche a piedi, prima tra tutte la mitica Iditarod in Alaska e la Rovaniemic Artic Race in Finlandia: è la Grande Corsa Bianca, una sfida estrema, in autosufficienza, nel pieno dell’inverno, in Val Camonica (BS). 

Quest’anno l’appuntamento è fissato per venerdì e sabato 30-31 gennaio 2026.

Due i percorsi, quello da 110 Km e ben 4.500 metri di dislivello positivo e quello da 40 km e 2.100 metri di dislivello positivo, entrambi con partenza da Monno ed arrivo a Vezza d’Oglio.

Si tratta di una competizione unica nel suo genere per il particolare format che porta i concorrenti ad impegnarsi anche di notte affrontando tutte le difficoltà insite nell’alta montagna nel periodo invernale, dunque a misurarsi per ore ed ore con freddo, neve, ghiaccio ed animali selvatici (nella zona sono presenti diversi branchi di lupi ed anche l’avvistamento dell’orso non è più un evento eccezionale nei mesi estivi).

I percorsi – che presentano anche passaggi in alta, seppure non altissima, quota – possono essere affrontati dai concorrenti in quattro modalità: con gli sci, a piedi, con la mountain bike ed accompagnati dal proprio cane.

La condizione dei tracciati incide particolarmente sulla fatica dei partecipanti a seconda dalla modalità di gareggiare prescelta: in caso di percorso abbondantemente innevato gli scialpinisti risultano favoriti in quanto generalmente più veloci di coloro che vi prendono parte usando ciaspole e ramponcini oppure cavalcando la fat bike (le mountain bike appositamente attrezzate con pneumatici di grandi dimensioni per procedere in modo meno difficoltoso sulla neve). Qualora invece i tratti non imbiancati rappresentino la maggioranza, gli sci risultano spesso un mero fardello che rende ancor più difficoltosa la progressione così avvantaggiando chi a piedi ha meno peso sulle spalle e non deve ripetutamente affrontare dei cambi d’assetto.

Assai affascinante è poi concorrere costituendo un binomio inscindibile con il proprio cane. Gli animali che partecipano (per lo più Siberian Husky, Kelpie e Border Collie) vengono accuratamente monitorati al fine di garantire, prima e durante, la loro salute costringendo il conduttore a portare nello zaino come materiale obbligatorio non solo ciò che è necessario per la propria persona, ma pure per il proprio animale (cibo, idonei calzari ecc.).

La particolarità di questa “avventura”, perchè è più tale che una semplice gara, è che i concorrenti si troveranno ad attraversare incantevoli vallate alpine, piccoli agglomerati di baite e scorci caratteristici, accompagnati dal solo rumore dei propri passi che affondano nella neve con il percorso svelato metro per metro dalla luce della lampada frontale che renderà il tutto ancora più magico.

Chi non sarà fisicamente sul percorso per fare il tifo, potrà comunque seguire tutta la manifestazione comodamente da casa. Basterà infatti collegarsi al sitowww.setetrack.it per vedere mappe, posizioni, profili altimetrici, statistiche e check point. Ogni concorrente prima della partenza oltre ad avere con sé il kit da valanga (artva, pala e sonda), verrà dotato di un dispositivo tracker gps e potrà quindi essere costantemente monitorato anche per un pronto intervento in ipotesi di soccorso.

La manifestazione, come sempre, sarà orchestrata da Paolo Gregorini, sindaco di Vezza D’Oglio ed inventore della stessa gara insieme all’amico Mario Sterli (anch’egli membro dell’organizzazione). L’idea d’inventare una competizione del genere balenò proprio mentre in alta Valcamonica preparavano una delle loro numerose partecipazioni alla Iditarod in Alaska.

La prova regina, la 110 chilometri di sviluppo e 4500 metri di dislivello positivo, partirà da Piazza IV Novembre a Monno alle ore 09.00, venerdì 30 gennaio. I concorrenti raggiunto il crinale spartiacque scenderanno verso la Valtellina, transitando a Trivigno ed al Lago del Mortirolo, per percorrere poi l’incantevole ed immensa Val Grande. Dalla Val Grande il ritorno verso Vezza D’Oglio dove presumibilmente la conclusione della gara da parte dei primi concorrenti avverrà nella prima serata di sabato 31 gennaio.

La prova di 40 chilometri e 2100 metri di dislivello, partirà sempre da Monno venerdì 30 gennaio, alle ore 22.00. Il percorso ricalca parzialmente quello della sorella maggiore, evitando tuttavia la discesa e successiva risalita dalla Valtellina. La chiusura della corsa è prevista a Vezza D’Oglio intorno a mezzogiorno di sabato 31 gennaio.

Eventuali interessati possono rinvenire ogni notizia aggiornata anche per procedere all’iscrizione direttamente dal sito della gara: https://lagrandecorsabianca.it/

Tutte Le Salite del Mondo seguirà l’evento.